L’eccellenza degli agrumi di Mattinata, un tesoro nascosto
E’ sorprendente la ricchezza agraria di Mattinata, la cui terra feconda gode peraltro di una fortunata posizione geografica. Rivolto verso Oriente, questo paese offre una copiosa coltivazione di alberi da frutta, fra cui gli aranci e i limoni, pometi di grandissimo pregio, coltivati in speciali giardini dai caratteristici muretti a secco.
La produzione di agrumi nel Gargano risale all’anno 1000 circa, quando furono messi a dimora i pomi citrini, le uniche piante di arancio amaro coltivate in quell’epoca in Europa. Esportati un tempo persino in Inghilterra e negli Stati Uniti, gli agrumi del Gargano sono tuttora apprezzati per l’indiscussa qualità ed eccellenza. Negli ultimi anni infatti la loro valorizzazione ha ottenuto meritati riconoscimenti: fra le specie di arance autoctone, l’Arancio del Gargano è stato riconosciuto prodotto I.G.P (Indicazione Geografica Protetta) dalla Comunità Europea; lo stesso riconoscimento è stato accreditato al Femminello del Gargano, la varietà di limone più antica d’Italia.
Unici in tutta la costa adriatica, i limoni e gli aranci del Gargano sono diventati inoltre Presidio Slow Food e dal 2001 la nascita del Consorzio di Tutela “Gargano Agrumi” ne garantisce il recupero produttivo e commerciale.
Le dolci e profumate arance di Mattinata sono gli ingredienti principali di una semplice e antica ricetta: l’Acquasala di arance, una specialità della gastronomia tradizionale a base di pane raffermo, acqua calda condita con olio, sale, aglio, prezzemolo fresco e arance. Mentre dalla preziosa polpa dei limoni di Mattinata i produttori locali ricavano un ottimo limoncello, servito in tutti i ristoranti della zona.
Una menzione d’onore, fra le ghiottonerie realizzate con i limoni IGP del Gargano, spetta alla Torta di limone, il must della Gelateria Artigianale Gabrielino: uno scrigno di pasta frolla farcita con crema di limoni e ricoperta da un delizioso strato di mandorle tostate e zucchero a velo. Non è un caso che fra tutte le torte sia quella più richiesta… a buon intenditor, poche parole!